Pesce, sonno e QI

Grazie ad uno studio condotto dall’Università della Pennsylvania‚ sappiamo che il consumo settimanale di pesce aiuta a conciliare il sonno‚ e‚ sembra‚ ad innalzare il quoziente intellettivo.

La ragione principale? Gli acidi grassi omega-3 presenti in questo alimento. Si tratta di molecole rinomate per le loro proprietà bioattive. In particolare‚ è noto come questi grassi riducano i livelli di trigliceridi‚ favorendo la produzione di colesterolo HDL (colesterolo buono)‚ migliorino la sensibilità all’insulina‚ aiutino a ridurre la pressione sanguigna e svolgano funzione antitrombotica. Meno noto è il loro effetto sul sonno‚ legato al ruolo svolto nella produzione di melatonina e di prostaglandine‚ importanti per regolare il ritmo sonno-veglia. Ne consegue un miglioramento della qualità del sonno e‚ quindi‚ un’azione positiva sulle capacità cognitive.

Suggerisco‚ quindi‚ il consumo di pesce ricco in omega-3 (salmone‚ tonno‚ pesce spada‚ sgombro‚ acciughe per citarne alcuni) almeno una volta a settimana‚ ricordando però che trattandosi di un alimento ricco di proteine animali non ne va fatto abuso. Inoltre‚ è importante alternare la tipologia‚ soprattutto per evitare il rischio di contaminazione da metalli pesanti‚ talvolta accumulati nei pesci di grossa taglia.