Perché alcune persone vivono più a lungo?
Il centenarian’s tour è uno progetto finanziato dal MIUR che‚ da poco più di un anno‚ mi permette di visitare splendidi luoghi della Sicilia per cercare di capire quali siano i segreti delle longevità.
Grazie alla collaborazione con Michel Poulain‚ demografo di fama internazionale che da anni studia le zone del mondo ad alta concentrazione di longevi (dette “Blue zones”)‚ insieme al gruppo di ricerca dell’Università di Palermo di cui faccio parte‚ abbiamo identificato le Madonie come la zona della Sicilia in cui oggi (e in passato)‚ il numero di longevi (persone che superano i 90 anni) è superiore rispetto ad altre parti della Sicilia (nonché d’Italia). In particolare‚ un paese che spicca fra tutti è Isnello‚ dove‚ sabato 4 agosto‚ ho incontrato il signor Nicolò Quagliana‚ detto “U Zu’Cola”‚ di 101 anni e poco più di 15 giorni.
Ad accompagnarci c’era #DanBuettner‚ giornalista di fama mondiale che lavora per National Geographic e collabora con il New York Times‚ scrittore di libri sulle Blue Zones (www.bluezones.com).
Ciò che U Zu’Cola ci ha riferito è che ha sempre condotto una vita sana‚ quasi del tutto “smoke free” (ha fumato solo per un breve periodo sotto le armi)‚ mangiando molti vegetali coltivati rigorosamente nel suo orto‚ scegliendo spesso i legumi con la pasta come piatto unico‚ evitando cibi congelati e scegliendo quelli freschi o secchi (nel caso dei legumi)‚ mangiando formaggi locali e pane con la crusca (quindi non raffinato). Inoltre‚ non tanto per scelta‚ quanto piuttosto a causa di restrizioni alimentari dovute alla guerra‚ il suo consumo di carne è sempre stato sporadico e nullo quello del pesce (non lo ama!). Non ha negato che anche la fortuna ha giocato dalla sua parte (se fosse stato chiamato alle armi in Russia probabilmente non sarebbe ancora vivo). Il signor Quagliana‚ inoltre‚ ci ha confermato di essere sempre stato fisicamente attivo e accerchiato dall’affetto della sua famiglia (con la quale oggi vive).
La conclusione‚ quindi‚ è che la testimonianza del nostro amico ultracentenario è una conferma del fatto che una vita sana aiuta a vivere meglio‚ a non ammalarsi e‚ talvolta‚ ad arrivare ad un’età molto avanzata.
La mia opinione è che ciò che importa non è raggiungere età da record‚ bensì vivere la propria vita senza ammalarsi o‚ quantomeno‚ ritardando il più possibile l’insorgere di malattie‚ mantenendosi attivi per poter godere di una bella passeggiata all’aria aperta ed evitare dolori articolari e ossei‚ tipici della nostra società (anche e soprattutto in età giovane e adulta).
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